giovedì 13 dicembre 2012

CRYPTOPARTY 12/12/12 #MozLDN (Mozilla Spaces) #London

Arriviamo al Mozilla Spaces alle 19:00, con un'ora di ritardo, saliamo con l'ascensore al terzo piano del 101, palazzo situato al centro di Londra, a pochi passi da Leicester Square. Anche se il party prevedeva il biglietto d'ingresso (free) non troviamo nessuno a controllarci e troviamo sin da subito un ambiente totalmente confortevole con circa ottanta partecipanti. La mia prima impressione è stata quella di trovarmi nuovamente in un posto davvero stimolante.
Dopo aver preso un attimo di confidenza con il posto, un paio di birre gratis, che potevano essere prese direttamente dietro il bancone della saletta, che subito io e Ernesto ci ritroviamo a parlare con Rob, un signore sulla cinquantina sorpreso di questo party, ci chiede cosa ci facciamo lì di preciso. Ma in realtà noi non ancora sappiamo cosa ci facciamo qui di preciso, nel frattempo attendiamo che arrivi Donato (che mi aveva messo al corrente del Cryptoparty).
Questo è il terzo evento che si svolge a Londra su di un tema come la criptografia, il precedente si era tenuto nel campus di Google. 
Ci voltiamo e troviamo ovunque videogame, bigliardini, gudget, biciclette e tanto altro; io personalmente faccio fatica a credere che questo sia un posto di lavoro, eppure lo svago qui è considerato un momento importantissimo per l'attività produttiva dell'azienda. La maggior parte degli iscritti giunti alla serata sono giovani sulla trentina, e li troviamo raggruppati in quattro tavoli, ed altri al bancone del bar a parlare, chi scherzando chi con il viso più serio. Nel tavolo vicino l'ingresso noto ragazzi che discutono del progetto Tor Project, un software importantissimo per la privacy nel web.
Verso le 22:00 l'organizzatore, che ha in dosso una t-shirt nera con la scritta: "hack youtube", ci comunica di bivaccarci, prendere le birre e qualcosa da mangiare perché stanno per iniziare i talks.
Il primo a presentare una discussione è un ragazzo, di cui non ricordo il nome, che spiega ai pochi presenti rimasti, le problematiche e le tecniche nei sistemi SSL (Secure Sockets Layer), protocolli criptografici che permettono di non far intercettare le proprie corrispondenze, in cui ha mostrato immagini relative i problemi dovuti dalla casella di posta meno sicura in circolazione: Gmail.
Il secondo a prendere la parola è un signore sulla quaratina che ha invece spiegato le intercettazioni che avvengono "al contrario" da parte degli hacktivist nei confronti delle forze governative, come la CIA e il Dipartimento di Sicurezza degli Stati Uniti, fornendo alcuni esempi, come quello di un generale dell'esercito, di alcune foto compromettenti, ed altre infromazioni riservate che gli sono state sottratte al fine di rendere noto l'abuso di potere e un uso improprio del web per scopi che vanno oltre la carica che ricopre.
Verso le 23:00 viene spiegato cos'è un CryptoParty, dove è nato, come funziona, i luoghi in cui si tengono in tutto il mondo e soprattutto il perchè. Prima di concludere l'organizzatore dell'evento ricorda che è possibile scaricare dal sito il libro in modo del tutto gratuito, che racconta la storia del CryptoParty, dunque dell'evoluzione della cripotgrafia nel web, delle nuove forme di collaborazione che esistono in rete tra gli hackers di tutto il mondo per garantire la sicurezza degli utenti, fornendo sitemi in cui la privicy delle persone non viene violata costantemente.

The CryptoParty Handbook
: http://weise7.org/tmp/cryptobook-v1.1.pdf


Torno a casa ancora una volta incredulo di quello che ho appena vissuto. Mozilla, una grande azienda permette a dei giovani ragazzi che non fanno parte del loro team di occupare liberamente per una serata un'intera area, con lo scopo di far aggregare e far conoscere un tema importante come la cripografia in rete. Unico controllore della serata un ragazzo sui venticinque anni, che mi ha detto di essere un volontario per il Mozilla Spaces da Aprile, anche perché questa sede è stata aperta soltanto da Marzo 2012. E pensare che ero combattutto se andare ad una serata organizzata da Creative Commons per il  suo decennale. Questo mi spinge di nuovo a pensare a Rob (il signore cinquantenne), che ci ha chiesto se in Italia c'è mai stato un CryptoParty, io pur non sapendo nulla ho risposto di no, con una faccia del tipo: "ma ti pare?", lui ha sorriso e gli avrei voluto dire: "che ti sorridi?". 
Ora controllando su internet ho la conferma che il CryptoParty si è tenuto e si terrà un po' ovunque eccetto che in Italia, una nazione martoriata dalle intercettazioni, Rob accenna anche a Berlusconi e... Ciao Rob è stato bello conoscerti.

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